MACCHINA NUOVA: NON SI FA PIÙ IL RODAGGIO?
Da tempo le vetture non richiedono più il controllo di rodaggio. La qualità costruttiva dei componenti, i materiali utilizzati e la precisione d’assemblaggio, consentono alle vetture nuove di evitare di essere controllate dopo il primo periodo di utilizzo. Che una volta era assolutamente necessario perché, soprattutto gli elementi di trasmissione del moto, dovevano adattarsi gli uni agli altri “consumandosi” leggermente nei punti di contatto. Oggi le tolleranze costruttive degli elementi meccanici sono tali, che questi adattamenti non sono più così evidenti da richiedere dei controlli specifici. Ma ci sono comunque dei particolari che, se trattati nel modo corretto durante le primissime fasi di utilizzo, ne possono trarre un beneficio per tutta la loro vita funzionale. Primi tra tutti i freni. O meglio l’accoppiamento degli elementi d’attrito (comunemente detti pastiglie) con i dischi freno. Quando si frena le pastiglie vengono schiacciate sulla superficie dei dischi rallentandone la corsa. Le due superfici, delle pastiglie e dei dischi, per quanto lavorate con precisione, presentano sempre delle piccole irregolarità che con l’uso vengono livellate. Per accelerare e uniformare questo processo, è cosa molto utile evitare che ci sia, proprio nella primissima fase di utilizzo – diciamo nei primi 4-500 km – un elevato surriscaldamento concentrato delle superfici. In parole povere per essere certi che la frenata sia sempre molto efficace, precisa e senza vibrazioni, è meglio evitare, all’inizio, frenate prolungate a bassa velocità. Quindi è meglio evitare di viaggiare in città o, peggio, in discesa. La prassi ideale per il rodaggio dei freni è, appena acquistata la vettura, quella di riscaldare in modo uniforme e profondo sia i dischi che le pastiglie. Il metodo più semplice è portare la vettura ad una elevata velocità (p.e. 130 km/h in autostrada o 110 km/h in tangenziale) e ridurre la velocità di almeno 30 km/h con una frenata robusta ma non secca, progressiva, in modo che la pastiglia abbia modo di “mordere” il disco. Riportare quindi la vettura in velocità e ripetere la frenata dopo alcuni chilometri. Rifare l’operazione almeno una decina di volte. Si eviterà l’incrudimento superficiale dei dischi e delle pastiglie e si avrà una frenata sempre ottimale. Ovviamente questa operazione è utile tutte le volte che si sostituiscono le pastiglie e/o i dischi freno.
Anche il motore, il cambio e i sistemi di trazione integrale in senso generale necessitano di un piccolo adattamento nella primissima fase di utilizzo: per i primi chilometri farli lavorare sempre non oltre i ¾ del carico massimo. Sempre e solo quando sono in temperatura d’esercizio, che si raggiunge dopo circa 5/10 km di marcia a carico ridotto, mai da fermo!