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SI ACQUISTA AUTOMATICO E SI ADOPERA IN MANUALE

 In Gigi Blog

Davanti alla scelta del tipo di climatizzatore, la maggior parte di utenti italiani non ha dubbi: automatico! Soprattutto se la vettura è premium. Perché si associa al termine automatico la qualità del sistema, ma soprattutto la regolazione della temperatura impostata. Realmente il termine automatico si riferisce al fatto che il sistema adegua la quantità e la distribuzione dell’aria alle impostazioni fatte dall’utente, in relazione alla temperatura esterna all’abitacolo – mentre tutti i sistemi regolano automaticamente la temperatura e la mantengono-. Infatti se la temperatura esterna è molto dissimile – sia d’inverno che d’estate – da quella interna scelta, per poterla raggiungere in tempi brevi, l’impianto non varia automaticamente la temperatura impostata, bensì aumenta la quantità d’aria immessa. Questo normalmente viene mal tollerato dagli utenti, soprattutto per il rumore del ventilatore, che regolarmente abbassano manualmente la sua velocità.

Morale: si acquista il climatizzatore automatico e si adopera in manuale.

Infatti abbassando la velocità del ventilatore si noterà che l’impianto spegne la scritta AUTO lasciando all’utente la gestione della quantità d’aria immessa. Normalmente, a questo punto, l’utente rileva, dopo un po’ di tempo, che la temperatura dell’abitacolo non corrisponde a quanto richiesto (perché la quantità d’aria è insufficiente a riscaldare o raffreddare il volume interno, soprattutto se a bordo ci sono due o più persone) e comincerà ad agire sulla regolazione della temperatura, che risulterà sempre o troppo fredda o troppo calda e comunque sempre troppo concentrata, e non uniformemente distribuita. Dato che ogni impianto impiega almeno una ventina di minuti per stabilizzare la temperatura, è logico che ad ogni intervento sulla regolazione della temperatura corrisponde una nuova e macchinosa reimpostazione di tutto il sistema!

Per questo gli impianti più evoluti consentono di impostare dei programmi di regolazione della quantità d’aria variabili – in funzione delle persone a bordo, e non del rumore del ventilatore! – senza disinserire il programma AUTO.

Va altresì ricordato che l’impianto di climatizzazione va sempre utilizzato globalmente – compressore compreso! – per evitare spiacevoli inconvenienti: come sgradevoli odori alla riaccensione o, peggio, dover ricaricare l’impianto perché non più a tenuta (assicurata dal liquido di lubrificazione delle guarnizioni di tenuta che circola nell’impianto quando il compressore è in funzione).